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Da aggiungere altri 6 figli come minimo
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LA CRESCITA VELOCE DI UN FIGLIO
Espongo le mie riflessioni, di un argomento molto delicato, lo faccio in punta di piedi e con il massimo rispetto a motivo della santità della famiglia che vado a descrivere, e immaginando le situazioni a cui i personaggi erano costretti a convivere.
-Maria adolescente di circa 16 anni, sarebbe diventata ragazza madre, partorì vergine, (una cosa anche oggi possibile, se si pensa ad una inseminazione artificiale), ed ebbe rapporti con Giuseppe solo dopo la nascita di Gesù.
Appena saputo dall'angelo di essere incinta in modo miracoloso andò a trovare una sua parente anziana che abitava sui monti, Elisabetta detta la donna sterile anche lei ora incinta di 6 mesi che poi partorì Giovanni Battista rimanendo con lei per 3 mesi e dando una mano a questa donna anziana, entrambe si fecero reciprocamente una grande compagnia e incoraggiamento.
Visse a Nazareth un paese con una strada centrale in salita e leggermente curva, con case adiacenti a destra e a sinistra viste ora, nel suo tempo erano molto meno, la sua era in mezzo.
Quali erano i suo rapporti con le vicine di casa ?
Probabilmente non disse loro che suo figlio era il frutto dello S.S. e figlio di Dio, perché loro non le avrebbero creduto, la vedevano come una brava mamma che era rimasta incinta giovanissima, e poi Giuseppe che ne era fidanzato, la sposò, in questo modo giustificava il fatto che era incinta, (lo scatto di maggiore età tra gli Ebrei, già da allora avveniva a 13 anni e 1 giorno per i maschi e 12 anni e un giorno per le femmine), Maria ne aveva circa 16.
La sua situazione non gli permetteva di confidarsi con le vicine di case, di conseguenza teneva tutto dentro di sé, per riservatezza, e non per paura di essere lapidata per adulterio, Maria era fidanzata con Giuseppe, che si era assunto la responsabilità del matrimonio, quindi si mantenne riservata come è scritto:
"Maria custodiva tutte quelle parole, traendone conclusioni nel suo cuore." Luca 2:19
-Giuseppe, preoccupato per le conseguenze per Maria nel caso avesse deciso di non separarsi con Lei, credette al sogno in cui l'angelo lo rassicurava sulla fedeltà di Maria, ebbe fiducia anche in Maria, anche se non ebbe neppure modo di verificare direttamente la sua verginità, ma accettò pure la decisione di Maria, di non avere rapporti fin dopo la nascita di Gesù (azione che non tolse i dubbi a Giuseppe nel caso né avesse) :
"Ma non ebbe rapporti sessuali con Maria fino a quando lei non partorì il bambino, e lui lo chiamò Gesù" Matteo 1:25
Artigiano di professione faceva manufatti in legno, mestiere che insegnò ai suoi figli una volta cresciuti.
-Gesù figlio di Dio e non figlio illegittimo.
Fin da piccolo dovette conciliare le due possibilità, tra l'esaltazione di essere FIGLIO DI DIO o la vergogna di essere illegittimo?
Alcuni adulti erano a conoscenza di questi avvenimenti, e considerando che la voce corre, di sicuro Gesù avrà avuto qualche compagno di giochi che con la curiosità dei bambini e la loro innocente ingenuità, gli chiedessero: "tua madre è una ragazza madre?"
Una volta a casa, Gesù rivolse la stessa domanda ai genitori.
Che risposta diede Maria?
Il peso di pensare di essere figlio illegittimo, era nulla in confronto alla verità di essere figlio di Dio.
Non c'è dubbio che Maria gli disse la verità, quello in cui lei credeva fermamente, esattamente ciò che era avvenuto, cioè:
L'angelo Gabriele mi è apparso, e mi ha spiegato che tu sei figlio di Dio concepito per opera dello S.S. diventerai un Re e salverai il mondo, io ti ho partorito quando ero ancora vergine".
Per un ragazzino di 7, 8, anni sono parole che pesano come una montagna.
È passato dal pensiero di essere figlio di una ragazza madre, all'essere "FIGLIO DI DIO".
Gesù credette fermamente a questa seconda versione, pensiero che lo accompagnò in tutta la sua crescita, dandogli una grande spinta per una maturità veloce, smise di giocare per riflettere perennemente sulle parole di quella frase.
Gesù crebbe in fretta a 12 anni insegnava ai maestri:
"Infine dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, intento ad ascoltarli e a far loro domande. E tutti quelli che lo ascoltavano erano pieni di stupore per la sua comprensione delle cose e le sue risposte" Luca 2:46
-Fratelli (minimo 6) gelosi e schernitori dicevano che era matto, e sono arrivati al punto di cacciarlo di casa perché si vergognavano di lui:
"Quando i suoi parenti lo vennero a sapere, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: “È fuori di sé" Marco 3:21
alcuni fratelli inizialmente non credevano che fosse figlio di Dio, sarebbe stata una situazione irreale e troppo importante per poter credere che fossero veramente fratelli del Figlio di Dio.
Gesù dovette subire anche i loro sguardi di disapprovazione.
"Infatti i suoi fratelli non esercitavano fede in lui" Giovanni 7:5
Alcuni di loro cambiarono comunque pensiero riguardo Gesù, dopo la sua morte.
Giacomo e Giuda divennero suoi discepoli e scrissero una lettera per uno, che fu poi inserita nella Bibbia.
Anche Giovanni Battista, suo cugino chiese un chiarimento:
"Giunti da Gesù, gli uomini gli dissero: “Giovanni Battista ci ha mandato da te per chiederti se sei tu colui che deve venire o se dobbiamo aspettare un altro” Luca 7:20
In quella famiglia il fardello da portare era veramente molto pesante, in crescendo a cominciare dai fratelli, poi dal padre Giuseppe, e poi Maria, e infine da Gesù.
I rapporti tra Maria e Gesu.
Sono narrati almeno 3 episodi in cui avvengono scambi di sentimenti fra loro che rivelano le pressioni sopportate;
Il primo episodio, fu quando Gesù era nel tempio da 3 giorni, e Maria lo cercava preoccupata, quando lo trova, si scarica un po' la tensione dicendo:
"Quando lo videro, i suoi genitori rimasero sbalorditi. “Figlio”, gli disse sua madre, “perché ci hai trattato così? Ecco, tuo padre e io ti abbiamo cercato disperatamente!” Luca 2:48
Gesù consapevole degli scambi di informazioni precedentemente avuti coi suoi genitori, e avendo imparato una ulteriore conoscenza dagli scritti letti in sinagoga, gli fece presente che:
"Ma lui rispose: “Perché mi cercavate? Non sapevate che devo stare nella casa del Padre mio?” Comunque, non capirono quello che disse loro." Luca 2:49
Il secondo episodio fu quando Maria andò nuovamente a cercarlo per comunicargli qualcosa.
Gesù era assente da un po', aveva oltre 30 anni e aveva cominciato il suo ministero ed era intento ad insegnarlo, arrivata sua madre, alcuni presenti gli fecero notare che era li e voleva parlargli, Lui su due piedi risponde confermando il suo scopo:
.....“Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?” E stendendo la mano verso i suoi discepoli disse: “Ecco mia madre e i miei fratelli! Infatti, chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli mi è fratello, sorella e madre”." Matteo 12:48
Qui si percepisce che Gesù non si sente più nel ruolo di figlio di Maria, ma si è assunto quello di Salvatore che deve far conoscere suo Padre Geova.
Il terzo episodio fu prima di morire, preoccupato per sua madre, colse l'opportunità che li sotto il palo di tortura, c'era anche l'apostolo Giovanni, il suo amico più caro, e Gesù affidò a lui la gestione della vecchiaia di sua madre ormai quasi cinquantenne, con le parole:
"Poi disse al discepolo: “Ecco tua madre!” E da quel momento il discepolo la accolse in casa sua." Giovanni 19:27
Qui Gesù esprime con molta tenerezza l'affetto per sua madre che piange di intenso dolore, e ricorda in un attimo tutto ciò che Lei ha fatto per Lui.
Non fu facile per Gesù sopportare tutto quel peso: di appartenere a una famiglia terrena, il dubbio che avevano gli altri dal considerarlo 'figlio di Dio' o 'figlio illegittimo ' e 'l'incarico di portare a termine un compito che richiedeva il suo sacrificio', non fu facile neppure per sua madre Maria, neppure per Giuseppe, è neanche per i suoi fratelli, è sorelle.
Fu una famiglia con una convivenza complicata.
La famiglia, perseverò con la forza dello S.S. resistette a delle pressioni enormi, e mantenne l'equilibrio con la forza dello S.S. perché con le sole forze umane sarebbe stato impossibile.
Addirittura nei momenti più critici, intervenne direttamente Dio a sostenere Gesù quando ripeté in 3 diverse situazioni la frase di massimo incoraggiamento con le parole:
"Questo è mio Figlio, il mio amato Figlio, che io ho approvato. Ascoltatelo" Matteo 17:5
La sua famiglia e Gesù stesso avevano bisogno di essere incoraggiati, e di avere l'approvazione, a conferma che era tutto vero, per questo Geova stesso confermò che Gesù era veramente suo figlio.
Anche l'aggiunta 'ascoltatelo", riferita agli altri, cioè a noi, ci incoraggia a credere in Gesù, e seguire la sua voce, non solo è il Re, ma specialmente il Salvatore di quelli che ci credono.
Amo quella sacra famiglia che si è presa cura di quel piccolo bambino che mi ha dato la possibilità di essere riscattato, perché divenuto per molti, il Salvatore e Re il FIGLIO DI DIO che salva l'umanità ubbidiente.