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mercoledì 19 agosto 2020

MOSÈ: L'UOMO CHE MOSTRÒ CORAGGIO CON UN SEMPLICE BASTONE


Un profeta di      
straordinario
 coraggio
Bastone usato come
 arma in Stargate

SI SCHIERÒ CON CORAGGIO DALLA PARTE DI UN POPOLO SCHIAVO PUR ESSENDO NELLA POSIZIONE DI QUASI FARAONE.

Affrontò il Faraone dell'allora più  potente esercito del mondo.

Affrontò un deserto senz'acqua e senza cibo alla guida di un popolo di 3 milioni di persone.
Fece da giudice a gente che contestava, sempre pronta alla ribellione, e che mormorava di continuo.

Mosè affronto tutto questo con solo il suo bastone, nel nome del suo Dio Geova.

 Un bastone qualunque, indicatogli da Dio e già in suo possesso che utilizzava per il governo delle pecore, divenuto miracolosamente serpente
"Allora Geova gli chiese: “Che cos’hai in mano?” Mosè rispose: “Un bastone”. Dio gli disse: “Gettalo a terra”. Così Mosè lo gettò a terra ed esso diventò un serpente" Esodo 4:2
 e poi il bastone divenne bacchetta magica che trasformava l'acqua del Nilo in sangue, se alzato, dava il potere di vincere il nemico in battaglia, o di alzare un vento che asciugò un passaggio nel mare.

Non era magico, ne aveva meccanismi per produrre potenza, ma un simbolo per una dimostrazione di potenza, in parole semplici, Dio dicendo a Mosè prendi quel bastone, faceva capire all'intera umanità che Lui era in grado con un semplice bastone di legno di fare ogni cosa che desiderava.

In seguito venne l'espressione: "Il bastone del comando" che dopo Mosè fu dato alla tribù di Giuda, da cui sarebbe disceso il Re Davide, precursore di colui che avrebbe avuto il diritto legale di operare col bastone del comando:
"Lo scettro non si allontanerà da Giuda, né il bastone da comandante dai suoi piedi, finché non verrà Silo, e a lui ubbidiranno i popoli" Genesi 49:10

Pure Aaronne possedeva un bastone simbolico diverso da quello di Mosè ma pure questo altamente significativo, si legge:
"e l’Arca del Patto, completamente rivestita d’oro, nella quale si trovavano la giara d’oro contenente la manna, il bastone di Aronne che aveva germogliato e le tavole del patto" Ebrei 9:4

Il bastone è dunque simbolo di autorità, di potere, e di disciplina, va usato con amore, mai superbia, ira, o usato solo per colpire come fece 1 sola volta Mosè alle acque di Meriba, pagandola poi con l'esclusione ad entrare nella terra promessa.
"Provocarono Dio alle acque di Meriba, e questo a causa loro si rivelò disastroso per Mosè." Salmo 136:32

Usare male il bastone, è anche insinuare dubbi sull'avversario, (così ordinario nella politica), gettare discredito, fango.
Sei uno sprovveduto, non sai che se butti fango prima lo devi prendere in mano tu? 

Il bastone va usato solo per azioni nobili e basate sull'amore.

L'esempio giusto, è quello del pastore che con la pecora usa il bastone per guidarla con un semplice tocco.

Usare bene il bastone, è da comandanti autorevoli, come usare bene un pennello è da pittori artistici.

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En.. di Ab….

martedì 4 agosto 2020

GLI ANGELI: SI POSSONO PREGARE??

Nostri compagni  
d'opera
 
PREGARE PER È DIVERSO DAL PREGARE GLI ANGELI


Una preghiera molto recitata e gettonata è l'Angelo custode.

  C'è da chiedersi ma Dio è d'accordo a che noi li preghiamo? E all'angelo medesimo gli è gradita una nostra preghiera?

La preghiera di per se è una cosa buona, ma potrebbe diventare sconsigliata ?

Gli angeli sono un poco superiori a noi e hanno il compito di rendere testimonianza a Gesù come c'è l'abbiamo noi, come si legge in Rivelazione:
"Allora mi gettai ai suoi piedi per adorarlo, ma lui mi disse: “Sta’ attento! Non farlo! Io sono solo uno schiavo come te e i tuoi fratelli che hanno il compito di rendere testimonianza riguardo a Gesù. Adora Dio! Infatti ciò che ispira la profezia è la testimonianza riguardo a Gesù” Rivelazione 19:10

Di sicuro non si devono adorare, e la preghiera è un atto di adorazione. 
Tuttavia a volte anche loro sono in difficoltà e hanno bisogno di aiuto,
Successe con un angelo che chiese l'aiuto dall'Arcangelo Michele:
"Ma il principe del regno di Persia mi ha fatto opposizione per 21 giorni. Comunque Michele, uno dei principi più importanti, è venuto ad aiutarmi" Daniele 10:13
Tuttavia noi non abbiamo la potenza di aiutarli (sarebbe arroganza), si aiutano tra di loro. 

Ma che dire di pregare per loro?
Non hanno bisogno di noi, e si sentono a disagio, e tanto meno pregare loro direttamente perché sarebbe un atto di adorazione simile a quello che chiese il Diavolo a Gesù, ecco perché l'Angelo disse a Giovanni 'Non farlo'.

Mi domando: perché allora esistono preghiere e inni che tanti religiosi pronunciano a favore degli Angeli?
È un affronto che si fa a Dio stesso, la gente non lo sa, ma è così. Non si prega PER gli Angeli e tanto meno GLI Angeli.

INOLTRE GLI ANGELI NON HANNO BISOGNO DELLE NOSTRE PREGHIERE, PERCHÉ SONO PERFETTI E ATTINGONO ENERGIA DA DIO.

lunedì 3 agosto 2020

SAMUELE: UBBIDÌ PER TUTTA LA SUA VITA


Pensate alla lotta dei
contrasti nel cuore di
Samuele e di sua mamma
SAMUELE: IL PENSIERO DELLA MAMMA LONTANO LO MODELLO' FACENDOLO DIVENTARE UN CAMPIONE DI UBBIDIENZA

Sua madre Anna, sterile, desiderava un figlio e pregò e avvenne il miracolo e decise di dedicarlo a Dio, suo figlio allora unico, appena svezzato, in seguito comunque ne ebbe altri.
Ma vogliamo vedere le cose dal punto di vista del bambinetto?
Come si sarà  sentito Samuele a 4 o 5 anni lasciato per così  dire all'asilo con un vecchio sconosciuto, in modo permanente?
All'improvviso vivere in grandi ambienti nella penombra, lui che prima era vissuto all'aperto e al sole, ora si trovava in una specie di incrocio con un andirivieni di gente che venivano a offrire sacrifici animali, mediante lo sgozzamento e offerte bruciate, lui piccolo, alla gonna di chi si aggrappava?
Samuele dormiva nella camera senza finestre dove era posta l'arca dell'alleanza, all'interno del Tempio.
Samuele era solo?
No non era solo, perché  era Geova che lo chiamava, e che gli è sempre stato vicino per tutto il tempo della sua vita.
Penso ai pianti che si sarà fatto negli angoli bui del tempio, pensando a sua madre e alla sua famiglia, e alla libertà  di correre, ora era uno schiavetto tenero, indifeso, comandato da tutti.
Sappiamo il perché sua madre l'abbia dedicato, ma non sappiamo il:
Perché  suo padre ha permesso di allontanarsene?
Perché il sacerdote  Eli l'abbia accettato?
Potremmo dire che lo fecero per esaudire il voto della madre, ma non va dimenticato che loro erano anche responsabili del bambino, non era un oggetto.
Eli poteva essere suo bisnonno, e che dire dei suoi figli?
Solo lui c'era per ubbidire a tutti?
Con tutta la gente che c'era nel tempio, perché aprire le grandi porte all'alba toccava a lui?
Si auto svegliava?
Anche se per l'età aveva bisogno di dormire e alzarsi per ultimo, si alzava per primo, doveva aprire le porte del Tempio.

Eli il sommo sacerdote in carica non percepiva più la presenza di Dio, e come lui nessun altro la percepiva, tanto che Dio indirizzò la sua attenzione al piccolo Samuele, super ubbidiente, che per tre volte di notte fu chiamato, e di scatto si alzava e andava da Eli dicendo "eccomi mi hai chiamato?".
Poteva essere uno scherzo dei figli di Eli disubbidienti e ormai adulti e immorali, che volevano ridere alle spalle sue e del loro padre, tramite il piccolo.
Non fu così, ma fu Geova Dio a chiamarlo, perché  aveva un messaggio diretto a lui e che riguardava la fine di Eli e della sua famiglia.

Samuele crebbe con incarichi eccessivi e impegnativi che annullavano i suoi giochi rendendo la sua infanzia molto seria e anche un pò triste.
In questo ambiente lontano da casa si forgiò un carattere rigido, non c'erano mezze misure.

Da adulto agiva con autorità indiscussa, nominava re e anche li detronizzava, dopo che in un primo tempo unse Saul come re, in seguito gli tolse il regno, perché il re Saul fu impaziente di aspettare Samuele, e offri in sua vece sacrifici animali non essendo autorizzato, disubbidendo al comando di abbatterli.
Si potrebbe pensare che Samuele avendo notato delle lacune in Saul voleva trovare una motivazione per detronizzarlo, e architettò gli eventi, ritardando a oltranza il suo arrivo e osservando forse in modo incognito, la reazione di Saul. 
Ma non fu così perché Dio aveva gia deciso di togliere Saul da re e ungere Davide.

Samuele fu scrupolosamente ubbidiente per tutta la sua vita.
Quando Dio gli ordinò di andare da Iesse e ungere suo figlio come re su Israele, lo fece, e ogni volta che Iesse gli presentava un figlio, e che lui lo considerava idoneo per diventare un futuro re, si adeguava al pensiero di Dio che gli disse no, fino all'ultimo, il più giovane, Davide, un pastorello, che fu il designato.
Samuele non fece parola e lo unse come futuro re.

Samuele fu un bambino ubbidiente, alla madre, al sommo sacerdote, fu un giovane ubbidiente, e fu un vecchio ubbidiente, fu ubbidiente a Dio per tutta la sua vita.

Fu lui a coniare una delle frasi e principio più importanti della Bibbia che dice:
"....Ecco, ubbidire a Geova è meglio del sacrificio..." Samuele 15:22
Lui era il più adatto ad enunciare quel principio, perché era libero di parola riguardo l'ubbidienza.
Samuele fu un campione di ubbidienza.

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